Storia Dell'Europa

In questa pagina incontriamo storie dell’Italia inedite del periodo                dal sec XVI - XVII

Il dominio spagnolo in Italia può essere diviso in due fasi, di cui la prima giunge fino al 1610 circa. In questo primo cinquantennio la penisola fu oggetto di un notevole sviluppo economico e demografico, come tutto il resto del continente, grazie soprattutto al periodo di pace e stabilità frutto della pax spagnola. Gli Spagnoli dominavano nel Mezzogiorno, in quanto sovrani del Regno di Sicilia, del Regno di Napoli, e del Regno di Sardegna, già dal XIV secolo. Nella cartina vediamo il dominio spagnolo in Italia.

 

La Spagna amministrava i possedimenti in Italia attraverso il Supremo Consiglio d’Italia, che aveva sede a Madrid ed era composto da membri italiani e Spagnoli; questi possedimenti erano il Meridione, la Sicilia, la Sardegna, il Milanese e lo Stato dei Presidi. Il potere era esercitato da tre viceré residenti a Napoli, Palermo e Cagliari e da un governatore a Milano; a fianco dei viceré esistevano i Parlamenti, in rappresentanza del clero, dell’aristocrazia e dei cittadini, con funzioni giudiziarie, amministrative e fiscali e, a Milano, funzionava un Senato costituito da aristocratici.

 

I territori italiani rivestivano un’importanza strategica per la monarchia spagnola: le regioni meridionali e le isole nella lotta contro i Turchi nel Mediterraneo occidentale, la Lombardia per il controllo dei valichi alpini; inoltre, alla politica della Spagna, i territori italiani contribuirono con soldati, condottieri, risorse finanziarie ed approvvigionamenti. 

In questi due anni di mia esperienza con il mondo accademico italiano arrivo alla conclusione che ancora non si conosce la storia d’Europa. Le università devono cambiare strategia: chi studia Storia, Geografia, Storia dell’ Architettura, Beni Culturali, Scuola di Scienze politiche ecc, deve avere  la possibilità conoscere la Storia mondiale. Viviamo in un Mondo di Globalizzazione ma se i Docenti non sono all’altezza di insegnare ai loro studenti la diffusione mondiale di un certo tipo di cultura rimaniamo fermi, bloccati mentre gli studenti di altri paesi sono D'avanguardia. Oltre all’ inglese c’e’una seconda lingua che e’ lo spagnolo, di moda in molti giovani, che si dovrebbe studiare in particolarità nelle università. Potrei fare molti esempi, ma mi dilungherei troppo, p. es., l’espansione dell’impero spagnolo dopo la scoperta di nuovi territori da Cristoforo Colombo raggiunse l’America e l’Asia, negli archivi spagnoli s’incontra tutta la storia, una fonte documentaria globale dove vieni a conoscere la storia delle civiltà.

 


Il mondo accademico italiano che non conosce la storia dell’Europa

 

Perché i francesi sono definiti cugini? E gli spagnoli....?? La risposta lo letta in FOCUS.it

 

I re di Francia erano soliti concedere il titolo di cugino ai feudatari, ai vassalli e ai dignitari più fedeli. In epoca medioevale più di un signorotto italiano ha goduto del titolo di cugino del Re di Francia. Da qui l'abitudine di noi italiani a chiamare i francesi cugini, e viceversa.

Esiste comunque una ragione geografica legata alla nascita dell'espressione: la Spagna è più lontana e le possibilità di scambi culturali tra noi e la penisola iberica è sempre stata inferiore.

 

La mia risposta al mondo accademico italiano che non conosce la storia dell’Europa

 

Dal XV secolo fino ai primi decenni (periodo del barocco) del XVIII, hanno lavorato per la corona spagnola centinaia di italiani; nell'architettura, pittura, arte e musica. Centinaia di fedeli dignitari italiani hanno ricevuto titoli nobiliari, la mia considerazione: mancanza di maturità intellettuale.

 


Ciao a tutti,

 

Il Tema di oggi “Archivio”

 

Tutta la documentazione dell’Impero Spagnolo iniziato nel 1300 fino l’anno 1800 in Europa, America e Asia si trova in diversi archivi spagnoli, ma anche in altri paesi si possono incontrare dei documenti. La documentazione delle opere eseguite da Giovanni Battista Antonelli (il capostipite) s’incontra in un archivio che ora voglio presentarvi, ma è possibile che si trovino alcune pagine in altri archivi, niente è sicuro, ho trovato delle pagine (fortuna!) dove mai avrei immaginato.

 

 Archivio generale di Simancas

 

 

L'Archivio di Simancas, (provincia di Valladolid ), è stato fondato nel 1540, è ospitato sin dall'origine nel castello di Simancas, fu dotato, primo, in Europa, di un regolamento da Filippo II nel 1588 Nel 1572 egli volle trasformare il castello in un edificio espressamente dedicato a fini archivistici (il primo di tal natura in età moderna) Lo archivio conserva i documenti degli organi di governo della monarchia spagnola dal 1475 al 1834: è considerata la raccolta più completa e omogenea della memoria storica di un paese nel periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo. In You Tube ho trovato un corto filmato che presenta l’archivio, lo carico così vi potete fare un’idea. Dopo il primo minuto di presentazione si entra nell’archivio.

Ciao a tutti,

 

Vi presento il mio amico argentino di Buenos Aires Manuel Vila Garcia, ingegnere civile ed esperto di fortificazioni militari. Nel suo paese organizza mostre, esposizioni e conferenze, dove partecipano altri studiosi accademici dell’America Latina. Tutte queste persone conoscono bene la storia della Famiglia degli Antonelli, alcuni dopo aver conosciuto la mia pagina web mi hanno scritto come Manuel e quando mi scrisse, mi fece ridere: Claudio, sono un “tifoso” degli Antonelli!

Nel mese di novembre venne in Italia e giorni fa’ m’inviò questa foto con un suo commento che ho tradotto:

 

Gatteo la cuna de los Antonelli  - Gatteo, la culla degli Antonelli

 

 

Dopo aver visitato alcune città dell’Emilia-Romagna con meravigliosi castelli e fortificazioni non mi sarei perdonato se non sarei andato a conoscere Gatteo. Qui è nata la Famiglia degli Antonelli e di Cristoforo Roda, ingegneri militari che furono al servizio dell’impero spagnolo dal 1550-1650. Come già mesi addietro mi aveva anticipato Claudio, che ho conosciuto a Cartagena de Indias l’anno passato, non avrei trovato niente che avrebbe simboleggiato questa grande Famiglia. Ho visitato la biblioteca che si chiama “Antonelli” e funziona come centro culturale. La bibliotecaria non poteva credere che ho viaggiato 15.000 km per visitare questa piccola città! Mi regalò alcune pubblicazioni, ma non mi seppe dire dove si trova la casa Natale degli Antonelli.

 

In fondo al commento ha scritto; Claudio perché non fai qualcosa per arricchire questa biblioteca!

 

Perché presento il mio amico, la mia osservazione....

 

 

Il Mondo si muove, io nel mio piccolo mi muovo per fare conoscere agli italiani e al resto del Mondo la “Dinastia degli Antonelli”, un patrimonio culturale italiano unico. Altri invece non si muovono, non si fa’ niente, racchiusi nel loro guscio. Se esci dal guscio, vieni a  conoscere che nel mondo si organizzano congressi sul patrimonio culturale delle fortificazioni militari. Se esci dal guscio e cerchi la definizione “Biblioteca”, leggi: una biblioteca è un servizio finalizzato a soddisfare bisogni informativi quali studio, aggiornamento professionale o di svago ed io aggiungo che la biblioteca, sia pubblica sia quella universitaria, è per uno studente universitario la prima fonte di ricerca per i suoi studi.

Manuel Vila Garcia


                                                  Cristoforo Colombo Architetto e Urbanista                                                                                                          

Sto scrivendo un libro e il tema tratta di Cristoforo Colombo, perché’ gli voglio dare il titolo di Architetto e Urbanista. L’idea parte dal suo secondo viaggio verso le Indie. Per assicurarsi il possesso delle terre scoperte da Colombo, il Re e la Regina di Spagna ordinarono all'ammiraglio di tornare a Hispaniola (Repubblica Domenicana) e di scoprire se Cuba fosse veramente parte dell’Asia. La prima spedizione di Colombo era partita da una piccola città di poca importanza; questa volta l'armada composta da una flotta di 17 navi con oltre 1.200 uomini a bordo usci maestosamente dal grande porto di Cadice, tra squilli di trombe e rombi di cannone, era il 25 settembre 1493. In sette giorni giunse alle isole Canarie e approdarono a Gomera come nel primo viaggio e ne ripartirono il 13 ottobre 1493. La rotta scelta da Colombo era più a sud rispetto al primo viaggio. Dopo 21 giorni di viaggio, il 3 novembre 1493 la flotta raggiunse Dominica, chiamata in tal modo perché la raggiunse nel giorno di domenica. Il secondo viaggio è stato molto importante perché’ l’intenzione era di fondare una prima città cattolica nel Nuovo Mondo. Isabela o Villa Isabela nome dato in onore della regina, fu la prima città fondata in America dagli spagnoli nel 1494.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Cristoforo Colombo scelse il sito sulla costa settentrionale di Hispaniola, provincia di Puerto Plata.

 

Qui parlo dei dettagli di architettura e urbanistica eseguiti da Cristoforo Colombo, ma non è tutto, altre costruzioni furono realizzate dal navigatore, tutto ciò è inedito per questo con grande interesse lavoro a questa documentazione che secondo le mie ricerche è stato aiutato da Leonardo da Vinci!